Elisa Lupo

post-header
Lavoro

Bonus Natale 2024: in cosa consiste e come richiederlo

Con l’approvazione al Senato del Decreto Omnibus, che dovrebbe diventare ufficialmente legge l’8 ottobre prossimo, sono state introdotte alcune misure a sostegno dei lavoratori tra cui il Bonus Natale.
Il Bonus Natale 2024 è un contributo una tantum di 100 euro, destinato ai lavoratori dipendenti con reddito annuo massimo di 28.000 euro e con coniuge e almeno un figlio a carico. Questo bonus verrà erogato direttamente nella busta paga di dicembre 2024, insieme alla tredicesima, e sarà esentasse, ovvero non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.

Requisiti per ottenere il Bonus

Per avere diritto al bonus, è necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • Reddito complessivo annuo non superiore a 28.000 euro (non viene considerata la prima casa).
  • Il lavoratore deve avere coniuge non separato legalmente e almeno un figlio a carico. Entrambi devono essere fiscalmente a carico.
  • Lavoratori single con almeno un figlio a carico.

Sono quindi esclusi dal beneficio, al momento:

  • genitori conviventi e non formalmente sposati
  • lavoratori autonomi e pensionati
  • lavoratori che guadagnano meno di 8.500 euro annui, poiché in questi casi l’IRPEF viene già totalmente coperta dalle detrazioni

Come richiedere il Bonus

Per ottenere il bonus, i lavoratori devono presentare una domanda scritta al proprio datore di lavoro, allegando i codici fiscali del coniuge e dei figli a carico. Il datore di lavoro è incaricato di verificare che il lavoratore soddisfi i requisiti, e, in caso di errore o irregolarità, il bonus potrà essere recuperato dalla busta paga successiva.

Se un lavoratore, pur avendone diritto, non dovesse ricevere il bonus entro dicembre, potrà richiederlo con la dichiarazione dei redditi del 2025, indicandolo come credito nel Modello 730 o Redditi Persone Fisiche.

Erogazione e importo

Il bonus è proporzionato ai mesi di lavoro: se un lavoratore ha iniziato a lavorare dopo gennaio 2024, riceverà un importo ridotto in base ai mesi di lavoro. Per esempio, un lavoratore assunto a maggio riceverà circa 66,6 euro, calcolati proporzionalmente ai mesi di impiego.

Sono tagliati fuori dall’erogazione i lavoratori il cui reddito è inferiore al totale delle detrazioni spettanti. Il Bonus assume quindi la forma di una detrazione: se ne può beneficiare solo nel caso in cui si paghi imposta.

Il datore di lavoro dovrà determinare l’importo in funzione dei soli redditi conosciuti di lavoro dipendente, se il lavoratore possiede altri redditi in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi sarà sua responsabilità rideterminare o restituire la somma ricevuta dal datore di lavoro. Il legislatore infatti fa riferimento al reddito complessivo, se quindi si sa di superare la soglia dei 28.000 con altri redditi non va richiesto il bonus al proprio datore di lavoro

Come abbiamo osservato, da questa misura restano fuori diverse categorie di lavoratori: dipendenti pubblici, lavoratori autonomi e chi non ha una situazione familiare che risponda a determinati canoni. Andrebbe fatta una riflessione su come armonizzare le categorie di lavoratori per fare in modo che le misure adottate diventino realmente incisive e, soprattutto, al passo con i tempi.

Previous post
Next post
Related Posts