Uscito finalmente in gazzetta ufficiale il decreto che disciplina l’erogazione dell’integrazione al reddito per le lavoratrici madri per l’anno 2025.
Nel 2024, veniva riconosciuta a tutte le lavoratrici dipendenti con 2 o più figli a tempo indeterminato una restituzione in busta paga pari ai contributi a loro carico fino ad un massimo di € 250,00 mensili.
Nel 2025, la norma cambia e diventa più articolata cercando di includere anche le lavoratrici autonome e le dipendenti a tempo determinato.
Tipologia di lavoro | Requisiti | Tipologia di bonus | A chi chiederlo | Quando si riceve | Regime fiscale | |
Lavoratrici madri con 2 figli | Sia dipendenti che autonome | – Reddito annuo < 40.000 – Secondo figlio < 10 anni | integrazione al reddito di € 40,00 per mese lavorato | Inps | A dicembre importo complessivo per tutti i mesi per cui si ha diritto | Esente |
Lavoratrici madri con 3 o più figli | Autonome | – Reddito annuo < 40.000 – Secondo figlio < 18 anni | integrazione al reddito di € 40,00 per mese lavorato | Inps | A dicembre importo complessivo per tutti i mesi per cui si ha diritto | Esente |
Lavoratrici madri con 3 o più figli | Dipendenti a tempo determinato | – Reddito annuo < 40.000 – Secondo figlio < 18 anni | integrazione al reddito di € 40,00 per mese lavorato | Inps | A dicembre importo complessivo per tutti i mesi per cui si ha diritto | Esente |
Lavoratrici madri con 3 o più figli | Dipendenti a tempo indeterminato | Secondo figlio < 18 anni | Sgravio cotributivo fino ad un max di 3.000 € annui | Datore di lavoro | Mensilmente | Assoggettato |
Il primo dato da notare è che rimane la natura di restituzione contributiva solo per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con più di 3 figli, per tutte le altre categorie diventa un bonus a importo fisso erogato da Inps e fiscalmente esente.
Il Bonus per le lavoratrici madri, essendo un beneficio fiscale, è legato ad un limite di reddito annuo da non superare pari a €40.000.
Anche per il 2025 il bonus mamme deve essere richiesto, non viene accreditato in automatico. Questa volta, però, la richiesta va fatta a Inps e non al datore di lavoro (tranne che per le lavoratrici a tempo indeterminato con 3 o più figli), presentando la domanda e la documentazione indicata.
Il cambio più sostanziale e restrittivo lo subiscono le mamme con 2 figli che avevano percepito lo scorso anno la decontribuzione e adesso passano al bonus con la verifica dei requisiti di reddito oltre a quelli anagrafici dei figli.
Va ricordato che il Bonus verrà erogato da Inps in un’ unica soluzione a dicembre per un importo pari alla somma degli importi mensili per cui si hanno i requisiti, mentre lo sgravio contributivo si riceve mensilmente in busta paga.
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