Il 31 Marzo 2024 terminano le ultime deroghe emergenziali previste per i lavoratori fragili e per i lavoratori con figli under 14 del settore privato. Si chiude, quindi, definitivamente la gestione emergenziale dovuta al Covid-19 e si ritorna alla gestione ordinaria.
Pochi sanno che lo smartworking esisteva anche prima di marzo 2020 e che ha una normativa specifica che lo disciplina: la legge 81/2017. Quello che è successo durante la pandemia è la deroga alla normativa ordinaria, data l’eccezionalità della situazione.
La norma definisce “lavoro agile” (noto come smartworking) una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato priva di precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro e caratterizzata dall’utilizzo di strumenti tecnologici.
Come accedere allo smartworking
Dal 1° aprile 2024 per poter utilizzare il lavoro agile (smartworking) sarà necessario, come previsto dalla legge, un accordo preliminare con il datore di lavoro che contenga il modo in cui debba essere eseguita la prestazione, le modalità di controllo del datore di lavoro, i mezzi utilizzati e i tempi di riposo.
L’accordo deve essere comunicato al Ministero del lavoro e può essere a tempo determinato o indeterminato in base alle necessità dell’azienda e del lavoratore.
I lavoratori “fragili” e i genitori di figli under 14 continueranno ad avere una priorità di accesso ma non un diritto acquisito così come è stato durante l’emergenza.
Smartworking vs Telelavoro
Lo smartworking si differenzia in maniera strutturale dal telelavoro. La principale differenza sta nella modalità di esecuzione della prestazione.
Il telelavoro prevede lo spostamento della postazione dall’ufficio all’abitazione del lavoratore rimane quindi una postazione fissa ed un orario fisso che è il medesimo di quello che si sarebbe svolto nei locali aziendali.
Lo smartworking prevede che la prestazione possa essere svolta in parte nei locali aziendali e in parte fuori di essi senza una postazione fissa, entro i limiti di durata della prestazione di lavoro e assicurando delle fasce di reperibilità.