Elisa Lupo

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Pensioni

Pensioni 2025: quali le novità introdotte dalla Legge di Bilancio?

Le novità riguardano tanto chi è prossimo all’età della pensione quanto i più giovani, che avranno un primo strumento a disposizione per aumentare la portata della contribuzione obbligatoria ai fini pensionistici. Esaminiamole una ad una:

Quota 103 confermata per il 2025

Anche per il 2025, Quota 103 consentirà l’accesso alla pensione anticipata per chi, entro il 31 dicembre, raggiungerà almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Tuttavia, è importante conoscere nel dettaglio le regole e le implicazioni di questa misura.

  • Requisiti e finestre di attesa

Per il calcolo dei 41 anni di contributi vengono considerate esclusivamente le contribuzioni versate nelle gestioni INPS, escludendo quindi le casse professionali. Una volta maturato l’ultimo dei due requisiti (età o contributi), si applicano finestre di attesa di 7 mesi per i lavoratori del settore privato e di 9 mesi per quelli del settore pubblico. Solo al termine di questi periodi si potrà iniziare a percepire la pensione.

  • Importo e sistema di calcolo

La pensione con Quota 103 viene interamente calcolata con il sistema contributivo. Fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (attualmente 67 anni), non potrà superare l’importo massimo di 2.413,60 euro mensili. Dopo il compimento dei 67 anni, tale limite non sarà più applicato.

Opzione Donna confermata con restrizioni

Anche per il 2025, Opzione Donna sarà accessibile solo a specifiche categorie: caregivers, donne con un’invalidità pari almeno al 74% e disoccupate. Per accedervi, occorre aver maturato almeno 61 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024. Rimane attivo lo sconto di un anno di contributi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Le finestre mobili sono di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.

Ape Sociale prorogata al 2025

L’Ape Sociale resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025. Il requisito anagrafico resta di 63 anni e 5 mesi, e le categorie beneficiarie (disoccupati, caregivers, invalidi e addetti a mansioni gravose) rimangono invariate. I requisiti contributivi sono di 30 anni, eccetto per gli addetti a mansioni gravose, per cui sono richiesti 36 anni. Sono validi solo i contributi versati all’INPS, escludendo quelli delle casse professionali.

Pensione anticipata contributiva: cosa cambia dal 2025

Fino al 2024, era possibile accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni con almeno 20 anni di contributi effettivi e un importo pensionistico superiore a 3 volte l’assegno sociale (circa 1.600 euro per il 2024). Dal 2025, si potrà sommare la rendita del fondo pensione alla previdenza obbligatoria per raggiungere la soglia minima (che salirà a 1.810 euro).

Tuttavia, scegliendo questa opzione, gli anni di contributi richiesti aumenteranno: 25 anni nel 2025 e 30 anni nel 2030.

Contribuzione volontaria per i neoassunti

Una novità della Legge di Bilancio 2025 riguarda i lavoratori assunti dal 1° gennaio 2025. Per aumentare la loro copertura previdenziale, potranno optare per una maggiorazione contributiva volontaria fino a un massimo del 2%.
Attualmente, i lavoratori dipendenti versano il 9,19% della loro retribuzione imponibile ai fini previdenziali. Con la nuova opzione, potranno aumentare la propria contribuzione fino all’11,19%, beneficiando di una deduzione fiscale del 50% sull’aumento. Un’opzione che renderà la busta più leggera in favore di una pensione un po’ più consistente.

Può non sembrare una scelta appetibile, ma rappresenta pur un primo monito da parte del legislatore a cominciare a prendere in mano il proprio futuro pensionistico fin dall’inizio della vita lavorativa.

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