Elisa Lupo

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La legge di bilancio 2023 ha previsto un trattamento di pensione anticipata flessibile noto come con Quota 103.

Tutti i lavoratori iscritti a delle casse dell’Inps che nel 2023 avranno almeno 62 anni d’età e 41 anni di contributi potranno richiedere il trattamento di pensione in quota 103. Chi matura i requisiti entro il 2023 potrà accedere a pensione entro il 31 dicembre 2023 o successivamente a questa scadenza.

Per il raggiungimento del diritto si potranno cumulare i periodi presenti nelle varie casse dell’Inps. Almeno 35 anni di contributi dovranno essere raggiunti al netto dei periodi di malattia e disoccupazione

Chi ha contribuzione nelle casse professionali dovrà ricongiungere i periodi in Inps per poter richiedere la pensione in quota 103

La pensione decorrerà trascorsa la “finestra” pari a 3 mesi per i lavoratori privati e 6 mesi per i lavoratori del pubblico impiego. Durante il periodo della finestra il lavoratore potrà continuare a lavorare.

Fino al raggiungimento dell’età utile per la pensione di vecchiaia il trattamento con Quota 103 non sarà cumulabile con altro reddito da lavoro. Unica eccezione per il lavoro autonomo “occasionale” che sarà cumulabile fino ai 5mila euro annui. 

Per tutti i mesi di anticipo prima dell’età utile per la pensione di vecchiaia l’importo della pensione non potrà superare il livello pari a 5 volte il minimo Inps (pari a circa 2.818 euro al mese). Al momento del raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia l’assegno pensionistico non subirà più eventuali decurtazioni.

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